Noto fin dal 1131 come il “paese dell’olio e dell’ospitalità”, Auletta è un piccolo borgo adagiato su un colle che si erge alla destra del fiume Tanagro, nel tratto compreso tra l’estremità settentrionale del Vallo di Diano e la confluenza con il fiume Bianco. Auletta lega le sue origini a leggende e tappe storiche. Si pensa, infatti, che il suo nome possa derivare da suonatori di flauto “auletes”, che nel periodo greco erano presenti lungo i contrafforti degli Alburni; da Auleto, compagno di Enea morto a Palinuro, che inoltratosi per i luoghi interni della nostra Regione diede vita al primo insediamento urbano (aula electa); dal fitonimo “olea”, data la presenza di molti ulivi, come farebbe pensare il rinvenimento di documenti in cui è denominata “olibola” nel 1095 e “olivola” nel 1131.
Oltre al pregiato olio extravergine d’oliva, qui nasce un prodotto di nicchia che ha conquistato chef e gourmet per le sue caratteristiche organolettiche e la sua versatilità: il carciofo bianco. Il paese di Auletta assieme a Caggiano, Pertosa, Salvitelle rappresenta la sua storica area di produzione.
Il paese è stato anche protagonista della storia del Risorgimento: il 5 settembre del 1860, infatti, giunse ad Auletta Giuseppe Garibaldi, ospite della famiglia Mari, a cui si unì un piccolo equipaggio di uomini locali che sposò la causa dell’Unità d’Italia.
Cosa vedere
Porta Rivellino e Centro Storico
Per accedere al centro storico, vi consigliamo l’entrata da Porta Rivellino, che testimonia la precedente vita feudataria del borgo, protetto da cinta murarie che dal castello si estendevano lungo l’originario centro abitato. Anticamente, però, tre erano le porte che permettevano l’ingresso ad Auletta: la “Porta del Fiume” a Sud, la “Porta del Castello” a Nord e l’attuale “Porta del Rivellino” a Ovest. Da qui si diramavano gli assi viari principali del paese e le stradine interne, tutt’oggi visibili.
Torre Campanaria e Complesso Monumentale “Jesus”
Si trova nel centro storico, a poca distanza dalla Porta Rivellino. In origine, la torre rientrava nell’impianto strutturale dell’antica chiesa di San Nicola di Mira, sovrastante il complesso monumentale “Jesus”, che attualmente è sede dell’Osservatorio del dopo sisma della Fondazione MIdA e luogo di incontri culturali.
Ponte Romano
In età romana, l’abitato di Auletta si spostò dalla sponda sinistra a quella destra del fiume Tanagro grazie alla costruzione di un ponte, in località “Difesa”, che permise di attraversare il corso d’acqua e salire a Nord, lungo un più dolce pendio del monte Serra S. Giacomo. Proprio qui nacquero le ville romane e i nuovi insediamenti. Auletta in questo periodo era “pagus” Volcei (Buccino). Oggi è ancora possibile ammirare i resti di questo ponte romano.
Castello Marchesale
Imponente complesso architettonico, il castello sorge nella parte più alta del centro storico. Fu costruito nel XII secolo, in età normanna, ma acquisì l’impianto attuale solo nel XV secolo, quando fu dotato di sostanziosi sistemi difensivi, scomparsi con le successive ristrutturazioni. La fortezza passò nel corso dei secoli nelle mani di molti feudatari: appartenne in origine alla famiglia Gesualdo, che tenne il feudo dal XIV al XVI secolo e che nel 1535 ospitò il re Carlo V per quindici giorni; passò poi al nobile casato albanese degli Scanderberg, mentre attualmente è proprietà della famiglia Maioli.
Chiesa di San Nicola di Mira
La chiesa faceva parte di un convento costruito nel XIV secolo dai frati dell’Ordine di San Francesco della Scarpa, andato distrutto con il terremoto del 1857. In seguito alla successiva ristrutturazione, acquisì il nome dell’antica Chiesa di San Nicola di Mira ed accolse il culto del Santo. In origine, il Convento, risalente al XII secolo, conservava numerose sacre reliquie, ospitando tra l’altro vari locali destinati alla macina delle olive o al deposito del grano.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
La chiesa, parrocchia fino al 1545, prese il nome di Santa Maria delle Grazie nel 1718, quando divenne sede della congregazione ad essa dedicata. All’interno si conserva un altare policromo in legno che acquisì il titolo di “Altare privilegiato” nel 1888, su concessione di Papa Leone XIII. Qui si celebravano messe di suffragio per i defunti, che avevano valore di indulgenza. Ancora oggi è possibile ammirare la statua lignea di Maria SS delle Grazie, acquistata nel 1811, e l’ottocentesco organo a canne in cassettone. E’ situata nel centro storico, in piazza Campitello, nei pressi del Castello.
Cappella di San Donato
Costruita nel 1963 in Contrada Scaffa, la cappellina di San Donato si erge come simbolo della riconoscenza del popolo aulettese verso il suo protettore per la protezione goduta durante la seconda guerra mondiale.
Prossimi eventi
Bianco Tanagro
A partire dal 28 aprile e fino al 1 maggio si potrà degustare il prezioso carciofo bianco durante la festa “Bianco Tanagro”. Pagina Facebook