USCITA DIDATTICA AL MUSEO DEL SUOLO
Un grande laboratorio per conoscere la Natura
Il Museo del Suolo, inaugurato nel 2016, è un allestimento unico in Italia che fa parte del Global Soil Museum Network (Rete Mondiale dei Musei del Suolo). L’esposizione museale, che si trova a pochi minuti dall’ingresso delle Grotte di Pertosa-Auletta, nasce per essere un percorso interattivo con possibilità di diversi approfondimenti legati al suolo, quei 3 metri di terreno sotto i nostri piedi.
Un viaggio, che parte dalla formazione del suolo per arrivare alla biodiversità vegetale e animale, sottolineando come questo mondo invisibile sia ricco di vita e quanto sia fondamentale per l’esistenza del Pianeta.
Le varie installazioni, per lo più multimediali, saranno spiegate con competenza e semplicità dalle nostre guide: dagli elementi (organici ed inorganici) che formano il suolo ai diversi tipi di suolo (un focus è dedicato alla Campania); dai numerosi animali presenti (in un cucchiaio di suolo ci sono più esseri viventi che l’intera popolazione umana) all’agricoltura; dalle radici (alcune lunghe ben oltre i 3 metri) alle piante e ai paesaggi che si differenziano perché diversi sono i suoli che li sostengono.
Il percorso guidato consentirà di conoscere la “scatola nera” che calpestiamo e che dovremo continuare a calpestare, salvaguardandola anche con abitudini più sostenibili per l’ambiente.
Il Museo del Suolo ha avuto il sostegno della FAO (Food and Agriculture Organization) sin dalla sua apertura ed è stato più volte scelto per le iniziative legate alla Giornata Mondiale del Suolo che si celebra il 5 dicembre di ogni anno. Questo perché il Museo del Suolo è concepito per aumentare la conoscenza e consapevolezza sul suolo, sul suo consumo e sulle azioni, anche individuali, da mettere in campo per arginare la sua erosione.
Le varie sale espositive possono diventare luoghi di approfondimenti tematici, in linea anche con alcuni degli obiettivi dell’Agenda 2030, grazie a video, proiezioni 3D, schede e laboratori.
A chiudere il percorso sul suolo la sala dedicata alla ricchissima biodiversità vegetale del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Suddivisa in quattro angoli espositivi, che ripercorrono i vari ambienti del Parco, la biodiversità agraria e spontanea e le aree boscate del Cilento, comprende collezioni di piante vive, erbari storici e contemporanei, collezioni di semi, legni e piante. Una particolare attenzione è rivolta al Carciofo Bianco di Pertosa, buono da mangiare e ottimo per l’uso dei suoi scarti in vari settori produttivi, e al grano ripercorrendo il lungo processo evolutivo che il frumento ha compiuto insieme all’uomo.
